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Berlino 1944 la Dottoressa Hessa a rapporto . 2 - secondo capitolo -


di gilso
24.09.2021    |    2.998    |    0 9.2
"Dunque puttanella , disse la dottoressa con calma apparente , tu ti sei permessa di offendermi orinando di fronte a me , per prima cosa prima di metterti le..."

La dottoressa si diresse al piano superiore e raggiunse le due sue aiutanti Helena ed Helga intente a sistemare attrezzature mediche nella stanza adibita a sala operatoria , si mise seduta dietro ad un piccolo tavolo poi diede l'ordine ad Helga di condurle la prigioniera più giovane .
Helga usci ritornando poco dopo con la prigioniera , le liberò le mani legate dietro alla schiena poi si allontanò da questa restando in disparte .
Mezza assiderata dal freddo di quella cella e sovrastata dal terrore quella povera ragazza di fronte alla dottoressa iniziò a piangere .
Dunque puttanella , disse la dottoressa con calma apparente , tu ti sei permessa di offendermi orinando di fronte a me , per prima cosa prima di metterti le mani addosso voglio che tu sia ben pulita e profumata , poi vedremo cosa fare di te .
Diede ordine alla grassa Helga dal doppio mento di condurre la ragazza alla doccia e di gettarla col tubo d'acqua ad alta pressione .
La Donna afferrò per un braccio Carin e tirandola con forza la condusse dove vi erano i bagni formati da due turche separate fra loro da un muretto alto non più di un metro e di una doccia , la spinse sotto a questa poi le ordinò di spogliarsi .
Carin singhiozzante iniziò a togliersi i vestiti , da prima si tolse il maglione la camicia e la gonna , poi toccò alle scarpe restando solo con le mutandine ed il reggiseno addosso .
Vergognandosi si fermò , con le mani a nascondere le proprie parti intime si fermò convinta che quello sarebbe bastato ma non fu così perche visto che la ragazza esitava nel denudarsi completamente la grassa Helga le diede una scudisciata sul culo col tubo di gomma che aveva in mano facendola urlare .
Tutto !! le gridò .
Quando Carin fu del tutto nuda l'infermiera aprendo il flusso dell'acqua che uscì potente e gelida inizio a colpirla violentemente un po' dappertutto .
Disperata quella povera ragazza si chinava , si spostava di quanto le era possibile per evitare quel getto ma tutto era inutile il getto la colpiva inesorabile .
Quando pensò che fosse stato sufficiente Helga chiuse il rubinetto dell'acqua prese un pezzo di sapone e si avvicinò a lei e con le sue grosse mani la violò ovunque , da prima insaponandola anche nei punti più intimi , poi con forza mettendole un dito nel culo e nella figa ripulendoli dalle secrezioni accumulatesi fino a quel tempo dovute alla forzata mancanza di igiene personale .
Le massaggiò le piccole mammelle soffermandosi a lungo sui capezzoli facendoli eccitare poi la risciacquò di nuovo col tubo , la asciugò e quando ebbe finito le ordinò di mettersi solo le scarpe , i suoi rozzi indumenti con disprezzo li buttò in direzione del buco di una turca poi afferrandola di nuovo per un braccio la condusse a cospetto della dottoressa che nel frattempo armeggiava attorno al lettino ginecologico .
La ragazza fu presa con forza dalle tre Donne e messa sul lettino ginecologico , dapprima le affrancarono i polsi con delle cinghie di cuoio all'estremità in alto del lettino , una striscia di cuoio le fu passata sopra alla pancia per incollarla al piano del lettino , le gambe , una alla volta , le furono divaricate e posizionate sugli appositi supporti e legate sia alle caviglie che alle ginocchia , come tocco finale la dottoressa Hessa volle che i suoi capelli ancora bagnati venissero avvolti da una cuffietta di lana .
Ora era pronta e bella da vedere con la figa semiaperta e le tette dai capezzoli appuntiti impossibilitata ad ogni movimento .
La dottoressa prese lo sgabello che stava vicino al lettino si mise all'altezza del suo seno le mise una mano sulla mammella sinistra si avvicinò al suo viso angelico ammirandone la bellezza poi stringendo forte il seno che aveva in mano la fece urlare di dolore , le si avvicinò con le labbra all'orecchio sinistro e le disse .
Noi sappiamo del vostro complotto , voglio sapere con chi tuo padre parlava e con chi si incontrava , parla bella pisciona e ti saranno evitate sofferenze inutili .
La ragazza totalmente indifesa balbettò con voce tremante : io non so nulla , a me non veniva mai detto niente di politica o cose del genere , liberatemi vi prego .
Hessa a quel punto con tutta la sua forza strizzò di nuovo quella mammella che ancora teneva nel palmo della mano facendola urlare poi in tono sprezzante le disse : lo hai voluto tu , cominceremo con una leggera punizione .
Si alzò dallo sgabello e ordinò di portarle le ortiche
Helga si allontanò dal lettino , si allontanò da quella posizione dove fino a quel momento era restata a languire guardando la figa aperta di quella ragazza immaginando chissà quali cose e si diresse verso un armadietto laccato di bianco estraendovi un mazzo di ortiche , ortiche fresche avvolte alla base con della carta , ortiche raccolte nel pomeriggio dall'infermiera più giovane nel circondario dell'ospedale , le posò sul tavolino prese dal cassetto di questi tre paia di guanti di pelle nera distribuendone due alle colleghe poi tutte e tre si infilarono i guanti e si distribuendosi le ortiche facendone tre mazzetti più o meno uguali iniziando a colpirla seguendo l'ordine dato dalla dottoressa che era .
Helga doveva colpire la ragazza esclusivamente sulla pancia sulle tette e sotto al collo ,
Helena doveva occuparsi delle braccia delle ascelle e dal viso .
Al resto ci avrebbe pensato lei disse posizionandosi in mezzo alle gambe della ragazza .
Colpite senza pietà !! disse Hessa sferrando il primo colpo in direzione della figa della giovane fanciulla oramai rassegnata a subire .
Carin in breve tempo diventò rossa e piena di bolle su tutta la superfice del corpo facendola impazzire dal solletico , si divincolava cercando di liberarsi dai legacci che la tenevano saldamente legata al lettino implorando di smettere , ma loro furono impassibili al suo tormento colpendola sempre più forte godendo di quel supplizio .
La dottoressa le passava il mazzo di ortiche su entrambe le gambe arrivando alle caviglie per poi risalire fino all'interno delle cosce e la colpiva con le ortiche a mo' di frusta sulla figa facendola urlare .
Helga concentrata sulle tette a volte le strizzava i capezzoli con le dita , Helena sul suo viso gli passava le ortiche strusciandocele sopra .
Dopo circa dieci minuti di quel trattamento Hessa ordinò di smettere , disse che era sufficiente , si avvicinò al viso tumefatto di Carin e fissandola nei suoi occhi pieni di lacrime che luccicavano come due stelle sotto al chiarore delle luci intense che vi erano sopra di lei , luci che facevano parte alla struttura del lettino ginecologico e le disse : stai soffrendo inutilmente , parla e ti libereremo subito .
Contorcendosi come un'anguilla col corpo ricoperto da bolle biancastre e rosee dovuto alla reazione urticante delle ortiche Carin urlò di nuovo di non sapere niente , di non conoscere alcun nome se non quelli che riguardavano l'ambito famigliare .
Questi li conosco già !! , voglio altri nomi piccola baldracca , urlò la dottoressa .
Ti piace fare la pipi vero ! ora te ne farò fare tanta che neanche te ne immagini , portatemi l'apparato urologico , ordinò alle sue assistenti .
Ad attivarsi questa volta fu Helena che da un'armadietto appeso al muro tirò fuori un imbuto , lo portò alla dottoressa poi ritornò sui suoi passi a prendere una cassa contenente una decina di bottiglie d'acqua addizionata con una dose massiccia di una sostanza uricurica , la sistemò vicino al lettino poi attese ordini .
Hessa a quel punto afferrò la cinghia di cuoio che teneva la ragazza legata al lettino stringendola sulla pancia e le levò .
Tenetela ferma questa bastarda , tenetele la testa ferma mentre io le do da bere .
Intervennero le due assistenti , Helga con la forza della sua mole afferrò la ragazza alla testa coperta ancora dalla cuffia bloccandole ogni qualsiasi movimento , Helena si occupò delle sue labbra , con le dita della mano sinistra a forma di tenaglia costrinse Carin ad aprire la bocca quel tanto da potergli permettere di introdurre la base dell'imbuto .
La ragazza era pronta .
Hessa afferrò una delle bottiglie e si avvicinò alla sommità dell'imbuto versandone una parte dentro e a Carin non restò che mandare giù ingozzandosi fino a soffocare , tossiva , rigurgitava con occhi sbarrati di terrore consapevole della sua impossibilità di fermare il flusso che imperterrito le scendeva nello stomaco .
Una bottiglia , due , tre .
Ancora , ancora urlava la sadica Essa alla ragazza che la guardava con occhi venati di sangue , continuò fino a che ne furono versate sette di quelle bottiglie facendo gonfiare Carin nella zona della pancia poi si fermò .
Oramai Carin non sentiva più il solletico delle ortiche , non si agitava più ,era troppo concentrata a vivere .
Non ti preoccupare non morirai , almeno per ora , fra non molto il liquido farà effetto e vedrai quanta pipi farai , dopodiché se non collaborerai ripeteremo il trattamento con il doppio del liquido .
Depositò l'imbuto a terra poi si rivolse alle sue colleghe dicendo : io non so i vostri gusti sessuali ma credo di intuirli , quelle come noi anno dei gusti sopraffini e non vedo il motivo di rinunciare a questi , abbiamo qui a nostra disposizione un soggetto che ci potrà dare il piacere che cerchiamo , approfittiamone .
Detto questo si denudò invitando le altre a fare altrettanto .
Restarono solo con le scarpe a tacco alto calze e reggicalze di colore nero .
Invitò la grassa Helga a prendere lo sgabello e a sedersi in mezzo alle gambe divaricate della ragazza , e lo disse certa di far felice quella Donna intuendo la sua brama per le piccole e belle fighettine , infatti centrò nel segno perche alla grassa Helga gli si illuminarono gli occhi mentre prendeva posto avvicinandosi alla figa della piccola e
rabbrividì quando a pochi centimetri da quella figa la dottoressa le disse : fammi vedere come la mangi questa figa , spalanca la bocca e fattela sparire dentro .
Non se lo fece ripetere spalancò le fauci e se la mangiò in un sol boccone poi conoscendo la struttura del lettino fece con rapidi movimenti delle mani che agirono su delle rotelle scivolare in basso una parte di lettino in modo di avere la figa ed il culo della ragazza libero nelle sue mani , iniziò poi a leccare concentrandosi sul piccolo grilletto separandole le piccole labbra vaginali fino a quando ricevette il primo scroscio di pipi che le riempì la bocca .
Oramai Carin non riusciva a sentire neanche le dite della Donna seduta in mezzo alle sue gambe che la penetravano facendole un ditalino nel culo , devastata da dolori allucinanti alla pancia mentre gli pisciava addosso era troppo concentrata a spingere fuori quel liquido che le irritava l'intestino .
Entrarono in azione anche Hessa e Helena concentrandosi ogniuna su di un punto , Hessa si mise a succhiarle i capezzoli sentendone la freschezza , Helena si concentrò sulla pancia gonfia della giovane accarezzandola dolcemente per poi comprimerla con forza aumentando così il flusso di uscita della pipi .
Vollero partecipare anche loro al banchetto , a turno presero posto sullo sgabello al posto di Helga e assaporarono anche loro quel nettare profumato facendosi bagnare dappertutto
gustandosi la vista di quella figa che si apriva alla maturità .
Penetrarono anch'esse l'ano della piccola mentre ancora pisciava e la leccarono abbondantemente imbrattandosi di pipi fino a quando la pressione della fontanella calò facendo capire alle tre Donne che presto quel piacere sarebbe finito .
Attesero la fine palpandosi le tette bagnate di pipi a vicenda oramai consapevoli di ritrovarsi sullo stesso pianeta fatto di violenze gratuite e di sesso .
Si asciugarono aiutandosi fra loro dimenticandosi di quella ragazza dal corpo giovane e perfetto incapace di reagire , poi una nuova idea venne alla dottoressa , quella di farla rinvenire , aprì un cassetto ed estrasse da questo un barattolo contenente canfora , si avvicinò alla ragazza e mettendoglielo quasi a contatto del naso la fece trasalire , le si avvicinò di nuovo all'orecchio con voce suadente e le disse : come vedi da qui ti sarà difficile uscirne viva , ora sono stanca di te e voglio che tu ti rimetta in sesto per una prossima seduta punitiva , rifletti o ti costerà la vita .
Si rivestirono tenendosi addosso l'odore della pipi della ragazza poi Hessa disse alle sue due aiutanti di portare la ragazza nella sala di riflessione e di metterla alla gogna .

fine secondo capitolo






























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